Telefono per treno ad alta velocità
I criteri che hanno stabilito il punto di partenza per lo sviluppo di questo telefono, sono stati: l’immagine e l’utenza. In realtà introdurre modifiche sostanziali è molto più complesso e difficile; molto più realistico è lavorare su tipologie esistenti cercando di deviare a piccoli passi la destinazione originale. Pertanto l’identità figurativa del telefono è stata reinventata, differenziandone uno tradizionale da un altro, associato ad un ambiente definito come il treno. Il telefono è rappresentato quindi come un oggetto che invita alla comunicazione, teso ad ottimizzare il rapporto uomo-macchina. Il ruolo conferitogli è la chiara impostazione innovativa per modificare l’approccio dell’utente, senza alterare la mentalità del servizio.
Brevi cenni per il suo utilizzo:
Servirsi dell’apposita maniglia per regolare l’apparecchio in altezza, poi sistemarsi su di un lato appoggiando la spalla nell’apposito vano. Dopo aver inserito la scheda, selezionare con uno dei due pulsanti la direzione prescelta dello sportellino-microfono, quindi avvicinarsi all’altoparlante (ricevente). Infine digitare il numero desiderato per iniziare la conversazione.
Roma 1988